Che cosa si può lasciare sul pianerottolo condominiale? Domanda da cento milioni di dollari.
C’è chi ci mette il classico zerbino, chi si dà al giardinaggio più estremo e, ancora, chi non può fare a meno di disseminarvi scarpe maleodoranti. I più fantasiosi, poi, ci dimenticano anche la spazzatura.
Pianerottolo condominiale: cosa dice la legge
Prima di chiedersi cosa si può lasciare sul pianerottolo condominiale, va ricordato che secondo la legge italiana «ciascun partecipante al condominio può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri di farne parimenti uso» (art. 1102 c.c.).
E dal momento in cui il pianerottolo è cosa comune – e la sua destinazione d’uso è permettere il transito delle persone e l’accesso alle abitazioni – passino ombrelli e zerbini, ma non depositi di scarpe o rifiuti.
Pianerottolo, regole di buon vicinato
In nome del buon vicinato, la sentenza 15308/2011 ha chiarito a suo tempo che “nell’identificazione del limite all’immutazione della cosa comune, disciplinato dall’art. 1120 c.c., comma 2, il concetto di inservibilità della stessa non può consistere nel semplice disagio subito rispetto alla sua normale utilizzazione – coessenziale al concetto di innovazione – ma è costituito dalla concreta inutilizzabilità della res communis secondo la sua naturale fruibilità. Si può tener conto di specificità – che possono costituire ulteriore limite alla tollerabilità della compressione del diritto del singolo condomino – solo se queste costituiscano una inevitabile e costante caratteristica di utilizzo”
Occorre, insomma, valutare l’entità e la ripetizione delle condotte negative, e chiudere un occhio su quelle del tutto occasionali. tenendo sempre a mente la regola di buon vicinato più importante di tutte: comportati sempre con il tuo vicino come vorresti che il tuo vicino si comportasse con te.