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Sanzioni raccolta differenziata in Condominio: chi paga?

Anche in Condominio, la raccolta differenziata rappresenta la soluzione più pratica ed ecologica al problema dei rifiuti urbani. Peccato che, in ogni condominio, ci sia sempre il vicino indisciplinato che snobba il corretto smaltimento dei rifiuti nei bidoni comuni. E allora voilà, ecco scattare le sanzioni. Ma come comportarsi se non è possibile identificare il trasgressore? Chi sarà a risponderne? L’amministratore o l’intero condominio?

Raccolta differenziata, la responsabilità del Condominio

Il condominio è un soggetto privo di personalità giuridica. Con questa premessa, non è possibile parlare di una posizione di garanzia del Condominio per le violazioni commesse dal singolo condomino. Quando un condomino commette un illecito relativo alla gestione dei rifiuti, infatti, al Condominio può essere contestato sempre e solo l’errato posizionamento dei bidoni o la mancanza di adeguata regolamentazione dell’utilizzo degli stessi o, ancora, la difficile accessibilità da parte dei mezzi di raccolta.

Rifiuti condominiali, i doveri dell’amministratore

L’amministratore ha il dovere di individuare le aree adatte al posizionamento dei contenitori per i rifiuti all’interno dei cortili comuni o degli spazi privati condominiali. Per motivi d’igiene e di civile convivenza, i bidoni posti in aree private dovranno essere collocati alla maggior distanza possibile da vani abitabili e aree frequentate da altri condomini, compatibilmente con la logistica legata alla raccolta dei rifiuti.

L’amministratore è tenuto a custodire, mantenere e utilizzare correttamente i contenitori assegnati al condominio in luoghi idonei e con le corrette modalità, nonché di garantirne il lavaggio e l’igienizzazione periodica. Nessuna norma, invece, impone all’amministratore di controllare se i rifiuti vengono smaltiti correttamente, né di applicare multe nei confronti dei condomini.

Raccolta differenziata in Condominio: validità della sanzione

La normativa italiana chiarisce che, ai fini della legittimità e validità di una sanzione, occorre che il trasgressore sia compiutamente identificato e che la sua condotta sia colposa o dolosa. Tale norma stabilisce, dunque, il principio generale della responsabilità personale dell’illecito amministrativo e impone di fondare l’imputabilità della sanzione amministrativa sul principio della responsabilità personale.

Il Comune, quindi, prima d’irrogare la sanzione per lo scorretto smaltimento dei rifiuti differenziati, deve procedere all’individuazione del responsabile della violazione amministrativa. Il condominio, dal canto suo, non può essere assoggettato ad alcuna sanzione di sorta (Trib. Palermo 22 ottobre 2020, n. 3335).

Una possibile soluzione per verificare il corretto rispetto delle ordinanze comunali sul tema è quella di posizionare una telecamera in prossimità dei luoghi di raccolta della spazzatura, permettendo così al condominio di segnalare l’episodio alla municipale. Ma che permessi servono per installare un sistema di telecamere?

Telecamere in condominio: come e quando?

Per installare una telecamera è sufficiente una decisione assembleare che veda in accordo almeno la metà dei presenti. Qualora il condominio decida di optare per questa via, tuttavia, è importante che presti attenzione alle sanzioni legate alla privacy. Sarà infatti necessario attenersi alle indicazioni fornite dal Garante, affiggendo, in particolare, un cartello in un luogo visibile e in prossimità della telecamera. I filmati dovranno inoltre essere custoditi dall’amministratore che potrà visionarli solo qualora vi sia la necessità di punire un comportamento illecito e andranno conservati per il tempo strettamente utile per reprimere eventuali condotte illecite.